Officina

Didattica

Arte

Contemporanea

Un acronimo per definire un percorso progettuale iniziato nel 2013: OFFICINA DIDATTICA PER L’ARTE CONTEMPORANEA.

Perché nasce? Un progetto è sempre la risposta ad un bisogno, una possibile soluzione ad un problema specifico. Start, quando inizia a focalizzare la sua attenzione su un territorio come quello di Ariccia e dei Castelli Romani sente la necessità di leggere dalle opportunità dormienti dei punti di forza, e dai vuoti culturali degli spazi dove agire. Queste sono le basi fondanti con le quali è iniziato un processo creativo…

La prima opportunità nasce proprio per Palazzo Chigi di Ariccia, dove un mecenate dellʼarte voleva donare un importante gruppo di opere, testimoni e protagonisti della storia dellʼarte contemporanea italiana ed internazionale dagli anni 50 agli anni 70.

Start, attraverso un periodo di ricerca e studio scrive il progetto curatoriale per realizzare la Sezione di Arte Contemporanea di Palazzo Chigi.

Ma a cosa serve musealizzare l’arte contemporanea all’interno di un museo dedicato al barocco? Cosa serve portarla ad Ariccia senza pensare prima di tutto a chi la potrebbe fruire e come?

In un territorio impreparato, si ha bisogno di trovare lo strumento giusto per entrare nella città, per coinvolgere le persone, per dare un segno di apertura, perché l’arte diventi essa stessa strumento di mediazione e di formazione.
Su questo approccio start sceglie di caratterizzare  il progetto curatoriale prima di tutto come un progetto educativo in cui la didattica dellʼarte e l’educazione ai linguaggi visivi sono i segni distintivi dell’intero percorso.

La seconda opportunità nasce dalla riqualificazione di uno spazio vuoto: gli Stalloni Chigi appena restaurati dal Comune con l’intento di trasformarli in una biblioteca pubblica. Ma a cosa serve una biblioteca piena di libri di vario tipo senza persone intenzionate ad usufruirne? A chi serve una futura Biblioteca senza comprenderne il suo utilizzo? Come associazione culturale, noi crediamo nell’utilizzo attivo degli spazi pubblici e nel coinvolgimento reale delle nuove generazioni nella cura e nella difesa di ciò che gli appartiene.
Da questi principi, nasce la prima azione culturale di ODAC, Diario di un viaggiatore nella propria città che, a sua volta, costituirà una biblioteca nuova e insolita per il territorio.

Importanti opere del periodo tra gli anni ’50 e ’70 in arrivo ad Ariccia e l’impellente costituzione di una biblioteca pubblica sono gli stimoli che ci hanno spinto a recuperare il fortissimo legame che univa l’arte contemporanea, la didattica dell’arte e l’editoria per ragazzi proprio durante l’esplosione culturale del ventennio 50-70.
Nella nostra scommessa l’opera d’arte viene connessa sempre al libro come testo narrativo, visivo, oggetto d’arte.
Un’azione che estende il concetto del libro e il concetto dell’arte svelandone i diversi punti di vista e i diversi punti d’incontro.
Quindi il libro e l’opera d’arte contemporanea sono i due elementi culturali con i quali abbiamo immaginato un’educazione alla creatività che dà origine al nostro Diario di un viaggiatore nella propria città, un percorso educativo rivolto alle scuole del territorio che connette e svela le opere di arte contemporanea del futuro museo ad una serie di libri dell’editoria per ragazzi e ragazze di qualità della futura Biblioteca.
Così aprono gli Stalloni Chigi, con bambini e bambine, ragazzi e ragazze che ogni giorno iniziano un viaggio per diventare i protagonisti di quello che sta accadendo nel loro paese: la formazione di una Biblioteca per loro, la nascita di un museo di arte contemporanea, le cui opere devono ancora arrivare, ma loro, primi tra tutti, possono conoscerle e capirle.

Gli Stalloni Chigi nel 2015 diventano Biblioteca Attiva per Ragazzi e Ragazze:
non una Biblioteca tradizionale, ma  attiva perché è il susseguirsi di azioni e di eventi di formazione a comporne i diversi scaffali tematici. Diario di un viaggiatore nella propria città inizia a formare il primo fondo pubblico librario di Ariccia ed un luogo in cui i ragazzi si riconoscono e si ritrovano. ODAC continua in questa direzione…