Roberta Bridda in dialogo con Patrizio Anastasi, paesaggi sonori di SHFR, installazione tattile di Jani Lunablau.
A cura di start e atipiche edizioni, in collaborazione con Kilowatt
e Istituto dei ciechi Francesco Cavazza.
Dal 1 al 4 Maggio alle Serre dei Giardini Margherita, Via Castiglione 134, Bologna.
Foto: Liam G. Schaffer
Parole chiave: Abitare, transitare, migrare, mappare, esperire, ascoltare.
Topografia, trame, forme, impermanenza, ritmo.
Una mostra come luogo di ricerca sull’abitare e il transitare che mette al centro il corpo e la percezione come spazio dell’esperienza. Abitare il corpo, lo spazio e la relazione con l’altro. Transitare non solo lo spazio fisico, ma anche quello percepito e immaginato. Una mostra che nasce dai libri tattili illustrati di Roberta Bridda per andare oltre la forma libro, in un dialogo tra oggetti tattili e un immaginario di segni illustrati creato da Patrizio Anastasi, in una topografia di frammenti, trame e movimenti. Frammenti che ritroviamo, da comporre
e ricomporre anche nell’installazione di Jani Lunablau. L’esperienza non solo tattile ma anche uditiva, attraverso i paesaggi sonori di SHFR, prende forma in diversi luoghi e supporti mutevoli diventando gioco, sorpresa e intenzione. Libri e paesaggi toccabili da cercare nello spazio interno ed esterno delle Serre dei Giardini Margherita dove si invita e si accompagna il pubblico in un percorso di azione e partecipazione in cui scoprire nuovi significati, nuove connessioni, nuove prospettive su noi stessi e sul mondo che ci circonda.
Una mostra collettiva, nata da uno stimolo iniziale, i nidi di Roberta Bridda, per diventare dialogo serrato tra artisti diversi, che nell’ascolto reciproco, in uno scambio e intreccio continuo di idee, taccuini, materiali, suoni e suggestioni tra Roma e Barcellona, hanno dato vita a una ricerca di un ambiente comune. Migrare, mappare, ascoltare. Storie che si ampliano e diventano nidi, rifugi, abiti trasformabili e temporanei, migrazioni, mappe impossibili da immaginare e costruire insieme.