
“È molto più facile biasimare la Cina che capirla davvero, è più facile giudicare i cinesi che tentare di conoscerli. Ma sono certa che la ricompensa per chi ci prova sarà grande, tanto quanto il rischio per chi rinuncia”.
Noi ci troviamo profondamente d’accordo con le sue parole, e da quello che ci siamo detti durante il nostro ultimo incontro abbiamo capito che lo siete anche voi.
Sotto cieli rossi è stato un libro sicuramente diverso rispetto a tutti quelli che abbiamo letto insieme. C’è chi magari non ha apprezzato la sua natura ibrida, a metà strada tra un diario personale e un reportage. C’è chi non si è trovato in sintonia con il suo stile. C’è anche chi invece l’ha definito il libro più bello e interessante letto finora. Ma questi sono tutti giudizi personali che non si discutono e vanno accettati.
Non si può negare però che il libro di Karoline Kan, al di là delle opinioni di tutti noi, ha avuto un grande merito: è riuscito a farci avvicinare a un popolo e a un Paese che sono sempre stati molto poco compresi da noi.
Un libro che si è trasformato in uno strumento prezioso tra le nostre mani, e attraverso questo strumento è successo esattamente quello che si augurava l’autrice: abbiamo iniziato a provare a capire la Cina e a conoscere il popolo cinese.
Certo quello che abbiamo compiuto è stato solo un piccolo passo, ma sentiamo che grazie a questo libro siamo riusciti a capire la Cina un po’ di più.
Come vedete viaggiare grazie ai libri è possibile!