
TRAME – cosa sta per nascere
Un progetto di arte pubblica da Parco Chigi al Borgo di Ariccia
Il corpo è l’aperto, e perché ci sia apertura è necessario che ci sia qualcosa di chiuso, che si tocchi la chiusura. Un corpo è estensione, esposizione. Non soltanto un corpo è esposto, piuttosto un corpo consiste nell’esporsi.
Jean-Luc Nancy
In continuità con la progettualità dell’associazione start che ha appena realizzato “Un posto Obliquo”, racconto narrativo per immagini e parole, risultato di un progetto di residenza a partire dal Parco Chigi di Ariccia, inaugura il 21 ottobre proprio nel Parco Chigi, “TRAME – cosa sta per nascere” un’istallazione fotografica, un’opera d’arte pubblica di Futura Tittaferrante a cura di start con l’obbiettivo di far uscire l’arte dai luoghi deputati alla cultura per farla incontrare alla
città nella propria quotidianità. “TRAME – cosa sta per nascere” prevede l’esposizione di opere fotografiche stampate su grandi teli creati appositamente per il progetto con un lavoro di ricerca e studio sul Parco Chigi. Il materiale utilizzato per la stampa permette la trasparenza e dunque l’interazione delle opere con il paesaggio e l’ambiente esistente e permette altresì al fruitore di vivere l’opera, di entrarvi in una relazione visiva, e di prestare maggiore attenzione a ciò che lo circonda.
Il progetto proposto vede due momenti: un’installazione fotografica nell’Uccelliera di Parco Chigi, dal 21 al 31 ottobre, un’installazione diffusa per tutto il mese di novembre in cui l’opera esploderà nella città diventando un vero e proprio percorso.
All’interno del Parco Chigi l’opera crea una sorta di labirinto in cui il visitatore si trova nel mezzo di un dialogo tra corpo e natura. L’opera d’arte diventa così veicolo per ampliare lo spazio della percezione, aprire lo sguardo, cambiare il punto di vista e al tempo stesso sentire se stessi e il proprio corpo, parte integrante del luogo. Un luogo da abitare, riconoscere e vivere, da scoprire e riscoprire come patrimonio pubblico di tutti e tutte ricco di storie e memorie. Confine tra bosco e giardino, tra il conosciuto e la trama complessa dell’ignoto.
Successivamente, “TRAME – cosa sta per nascere”, si modificherà per entrare nel borgo di Ariccia e diventare percorso urbano. Come l’arte è in grado di modificare lo spazio, così lo spazio modifica l’opera d’arte che “esplode” e si apre a creare un percorso che disegna i luoghi del vivere quotidiano. Saranno quindi angoli, scorci, piazzette ad accogliere le 21 tele fotografiche e a portare il Parco e la sua straordinaria ricchezza tra le strade del paese. La natura , il selvatico di cui Parco
Chigi è unico esempio sul territorio, entra quindi dirompente nell’urbano a ricordarci storie, miti, radici, spesso sopite ma presenti. Se nel Parco l’opera rimane comunque “visitata”, in questo secondo momento c’è l’incontro casuale con l’arte per cui la comunità, impegnata nelle proprie faccende quotidiane, interagisce con una possibilità di stupore, di riflessione, di scoperta.
In relazione all’opera sono previsti due laboratori con l’artista: Racconti invisibili – fotografia sensibile per adulti e Vedere attraverso il corpo – fotografia nel bosco per bambini e workshop legati al progetto, al rapporto tra uomo e natura, alle tecniche sperimentali utilizzate dall’artista.
Futura Tittaferrante
Inizia il percorso come scenotecnica ed in seguito, possedendo una formazione tecnica fotografica acquisita in famiglia, inizia a fotografare in teatro raffinandosi con l’esperienza e nel corso della collaborazione con Marco Caselli Nirmal. La sua formazione avviene in Emilia Romagna e nel corso degli anni espone tra Italia,
Francia e Malta, fondando e avviando anche progetti di residenza artistica nell’ancora attiva, sotto nuova gestione, Maison Ventidue. Nel 2015 inizia a sperimentare con l’analogico e vari materiali per stampare ed installare le sue immagini, pescando a piene mani negli elementi naturali e chimici nonché nei materiali d’archivio, trovandosi a produrre quelle che definisce sofisticazioni della stampa. Incide, impressiona, rarifica e agisce fisicamente sulle stampe e partendo da queste. Le sue fotografie diventano un manufatto, un oggetto irriproducibile. Oggi gestisce una sua galleria studio nel cuore di Roma, all’interno della quale crea e presenta installazioni fotografiche, e lavora principalmente come fotografa di scena spostandosi tra l’Italia e l’estero, mantenendo attive collaborazioni con l’Istituto Cinecittà Luce, l’agenzia TBWA ed il Teatro di Roma.
Start. associazione culturale per l’arte contemporanea
L’ associazione culturale Start. APS nasce, dal 2004, per essere laboratorio di progettazione culturale e crea progetti curatoriali nel campo dei linguaggi espressivi contemporanei. Ogni intervento guarda all’interdisciplinarietà creando dinamiche di relazione con il sistema dell’arte e dell’editoria e con le istituzioni pubbliche ed il terzo settore. Start è formata da professioniste nel campo delle arti visive, della didattica dell’arte e della cultura contemporanea. Si occupa dall’ideazione alla ricerca, fino alla cura e realizzazione di progetti rivolti alla riqualificazione urbana e sociale della comunità di riferimento. Collabora dal 2013 con il Comune di Ariccia per la realizzazione di progetti i cui obbiettivi sono l’educazione ai linguaggi contemporanei e la creazione di luoghi pubblici in cui riconoscersi. Ad Ariccia porta avanti le due macro azioni del progetto ODAC. Officina didattica per l’arte contemporanea: Diario di un Viaggiatore nella propria città e Biblioteca Attiva. Dal 2021 è curatrice ed editrice della collana Scopri il cui primo libro “Un posto Obliquo” di Gioia Marchegiani e Federica Iacobelli è il risultato di una residenza d’artista alla scoperta di Parco Chigi.